Ci si chiede se l'arte contemporanea, educando alla continua rottura dei modelli e degli schemi -eleggendo a modello è a schema la deperibilita' dei modelli e degli schemi, e la necessità del loro avvicendamento, non solo da opera adopera, ma all'interno di una stessa opera- non possa rappresentare uno strumento pedagogico con funzione di liberazione; e in tal caso il suo discorso supereroe il livello del gusto e delle strutture estetiche per inserirsi in un contesto più ampio, ed indicare all'uomo moderno una possibilità di recupero e di autonomia.
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