Ogni domenica mattina vado al mercatino dell'usato. Mi sveglio di buon ora per essere tra i primi a rovistare tra un pattume di oggetti insulsi e fuori uso per trovare posters, libri, fotografie ed altro materiale di mio interesse riguardante la cultura degli anni sessanta e settanta. Mi capita spesso di fare buoni affari, del tipo: mi è capitato poco tempo fa di acquistare un libro d'artista di Edward Ruscha!
Domenica scorsa mi è capitato di acquistare, quello che pareva essere proprio un libro d'artista e anche molto interessante e anche raro.
Per via della brevità dei rapporti d'acquisto tipica della caoticità dei mercatini , non ho avuto tempo a sufficienza per rendermi conto né chi fosse l'autore né tanto meno l'anno di edizione. Vidi rapidamente immagini curiose in bianco e nero accompagnate da slogan parodistici (tipica iconografia di contestazione degli anni settanta) con indubbia vocazione neo-dadaista. E questo mi bastò per chiedere fulmineamente il prezzo all'ambulante (chi frequenta i mercatini sa che se ti intrattieni troppo ad osservare un prodotto, chi lo vende mangia la foglia e ti spara più di quello che dovrebbe). Così per pochi soldi lo acquisto e metto in borsa.
Arrivato a casa, avendo il tempo per analizzarlo, mi sono reso conto che non era un libro d'artista neo-dadaista. Anzi...
Ora non voglio descrivervelo scrivendo, vi lascio osservare e denotare in piena libertà direttamente dalle immagini. Che mi hanno ingannato!
Però vi devo almeno dire la natura e la finalità di questo libricino. Trattasi di un cataloghino pubblicitario di un farmaco psicostimolante: “IDEOLIDER”.
Oramai fuori commercio.
Comunque, ho acquistato un signor libro d'artista.
Cosa ne pensate?
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